Il fenomeno dell’innesco delle polveri alimentari e della possibilità che possano esplodere come avviene per un gas o per un vapore di...
Il fenomeno dell’innesco delle polveri alimentari e della possibilità che possano esplodere come avviene per un gas o per un vapore di benzina, è stata scoperta soltanto recentemente.
Un tempo si credeva che le polveri alimentari potessero esplodere a causa della presenza di alcool o gas provenienti dalla loro fermentazione.
Oggi è stato scoperto che le polveri (a seconda della loro granulometria) seguono gli stessi principi validi per i gas e i vapori.
Affinché si possa verificare un’esplosione di polveri alimentari ci devono essere contemporaneamente tre condizioni:
È possibile riconoscere il famoso "triangolo del fuoco" che mette in evidenza che l'esplosione è un caso particolare di combustione (una combustione estremamente veloce).
Tuttavia, per quanto riguarda la polvere, affinché la combustione possa essere classificata come esplosione sono necessarie altre tre condizioni complementari:
Per causare esplosioni, la sorgente d’innesco deve elevare la temperatura della nuvola di polvere in modo che la reazione di ossidazione responsabile della combustione possa essere prodotta ad una velocità sufficiente.
In caso d’innesco elettrico, la sorgente infiammabile può essere una scintilla, un fenomeno di elettricità statica o una zona di sovratemperatura.
Il Cenelec ha emesso una serie di norme per determinare le caratteristiche delle nubi di polveri che possono causare delle esplosioni: