La messa in equipotenzialità di masse metalliche caricate elettro-staticamente A tutti è capitato almeno una volta di ricevere una scossa...
La messa in equipotenzialità di masse metalliche caricate elettro-staticamente
A tutti è capitato almeno una volta di ricevere una scossa elettrostatica uscendo dall’autovettura e toccando la maniglia della portiera per richiuderla. L’energia statica accumulata stando su una vettura isolata dal terreno, si scarica a terra attraverso il nostro corpo nel momento in cui entriamo in contatto con il terreno, nel caso in cui non siamo a nostra volta isolati verso terra (portiamo scarpe gommate).
Per cercare di evitare questo fenomeno, è possibile aggiungere alla vettura una piattina conduttrice che, essendo di fatto costantemente in contatto con il terreno, permette di scaricare istantaneamente l’energia accumulata, evitando quindi che tale energia si scarichi a terra utilizzando il nostro corpo come elemento di conduzione.
Nelle atmosfere potenzialmente esplosive questi fenomeni si verificano durante le operazioni di carico e/o scarico dai mezzi di movimentazione di prodotti infiammabili ed esplosivi, quali le autobotti per trasporto su strada o le metaniere per trasporto via mare.
Per questo motivo i sistemi di “Messa a terra” devono essere realizzati in modo da garantire tutte le funzionalità dell’impianto e, contemporaneamente, salvaguardare l’incolumità degli operatori preposti, nel rispetto delle normative cogenti in materia.
Quali possono essere gli ambienti pericolosi in cui è necessario avere un sistema di messa a terra?
A. Le baie di carico/scarico autobotti
B. I Jetty a mare, per le operazioni di carico/scarico petroliere, metaniere o gasiere
C. I siletti di travaso prodotti, siano essi liquidi o solidi.
A titolo puramente indicativo, di seguito diamo la descrizione di una sequenza operativa tipica per il carico e/o scarico di una autobotte nella baia di carico/scarico prodotto.
Dopo avere preventivamente effettuato tutte le operazioni preliminari di posizionamento autobotte sotto la pensilina di carico/scarico, si procede con la sequenza operativa del nostro sistema di messa a terra GRD-4200 come segue:
Una delle peculiarità del nostro sistema di messa a terra, consiste nell’avere una speciale “Pinza” di collegamento che evita il formarsi di scintillio in area contaminata a due microcamere a tenuta di esplosione “Ex d” che evitano la propagazione di scintilla nella fase di connessione tra i due sistemi.
Questo ovviamente non è sufficiente a garantire la corretta connessione. Nell’elettronica del nostro sistema, è stato quindi inserito un circuito di protezione e verifica che misura il valore di resistenza e lo confronta con il parametro preimpostato in fabbrica e, se tale valore rientra nella gamma preimpostata, chiude il circuito elettrico tra i due sistemi che sono risultati essere in equi-potenzialità.
Tale analisi ci ha permesso di far testare il dispositivo da ente certificatore abilitato, al fine di ottenere una certificazione rispondente ai requisiti in materia di sicurezza (SIL), in accordo con le normative cogenti EN 61508 e EN 50495, norme cogenti per il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza e salute per i settori industriali, comprendendo quindi anche tutti gli impianti chimici, petrolchimici e petroliferi.
Per concludere, il nostro dispositivo di messa a terra serie GRD-4200 risponde a tutte le specifiche di funzionalità e di sicurezza richiesti dalle normative per tali operazioni ed è costruito per poter essere installato in ambienti con pericolo di esplosione per presenza di gas e/o polveri infiammabili e che si raccomanda agli operatori di rispettare tutte le regole previste nelle nostre Istruzioni di Uso e Sicurezza, sempre allegate al nostro prodotto.